Problemi di acidità, che acqua devo bere?

La scelta deve essere orientata verso un’ acqua alcalina ionizzata, qui di seguito illustriamo nei dettagli il motivo.
L’equilibrio acido-base é un argomento ancora poco conosciuto ma ha un ruolo importante a livello di prevenzione e benessere del nostro organismo.
Al giorno d’oggi tutti noi siamo sottoposti ad una vita frenetica, stressante, ricca di impegni ed a seguito di tutto ciò in nostro corpo deve cercare di difendersi compensando   con i sistemi che ha a disposizione. Tale sistema é equilibrio acido-base e l’unità di misura usate é il pH. Il pH del nostro corpo é leggermente alcalino (7,4) dobbiamo comunque essere a conoscenza che tale valore può subire delle variazioni, ma sempre in un range che va dal 7,1 al 7,8. Se il pH nel sangue dovesse essere più basso di questi valori si incorrerebbe ad un coma e arresto cardiaco. Visto la ristretta variazione che deve esserci per assicurare una normale funzionalità, il nostro organismo deve sempre compensare tutti gli stati che possono presentarsi.
Anche se apparentemente la differenza tra il pH ideale ed uno dei limiti massimi potrebbe sembrare di poca importanza, in realtà il sistema  pH é basato su logaritmi, pertanto, la differenza da pH7 a pH6, indica una concentrazione di ioni di idrogeno pari a 10 volte maggiore. Detto ciò, in questo caso il pH sopracitato é 10 volte maggiore, il risultato é l’acidosi.
Il nostro organismo si trova a combattere in continuazione a bilanciare il rapporto di pH nel flusso sanguigno, in quanto il range negativo é uno stato più frequente rispetto a un range positivo. Queste variazioni negative fanno sì che ci sia una tendenza a far scendere il nostro pH verso l’acidosi.
Una particolare attenzione va sulle problematiche causate dall’acidosi tessutale e come con una corretta alimentazione soprattutto con il consumo di acqua alcalina ionizzata si ottiene ingiusto riequilibro acido-alcalino nel nostro corpo.
Il mezzo utilizzato dal nostro organismo per neutralizzare gli idrogeni é denominato sistema tampone, lo stesso che viene utilizzato nei laboratori di chimica, per cui, in una stessa soluzione, viene messo un acido debole ed una base debole. Tutto ciò avviene anche nel nostro organismo mediante riserve di minerali  alcalini il nostro corpo é capace di neutralizzare gli eccessi di acidi.
Gli eccessi di acidi  avvengono dopo il consumo dei pasti; tali acidi si accumulano nel tessuto connettivo, importante per l’idratazione, lo scambio e l’eliminazione delle tossine, causando dei depositi. Il tessuto connettivale passa da soluzione sol a soluzione gel, quest’ultimo stato porta ad un rallentamento dei processi organici e fisiologici con conseguente sintomatologie e patologie.

Come ampiamente argomentato nella medicina alternativa e da altre fonti, tutte le malattie sono causate da “uno stato di acidità del corpo” che invece deve essere neutro/alcalino. La conseguenza dell’acidosi é la tossiemia e la carenza di sostanze nutritive. La tossiemia é un’accumulo di scarti del metabolismo e varie tossine che l’organismo non riuscendo a smaltire si depositano nei tessuti. La tossiemia é causata principalmente da ciò che si ingerisce, dall’alimentazione (carne rossa, latticini), dalle bevande, dai medicinali, da cibi elaborati con sostanze chimiche.
Pertanto, una scelta alimentare accurata e che consista in cibi di carattere alcalino e acqua alcalina ionizzata é meramente importante. La scelta del cibo da consumare ha la sua importanza ma oggigiorno vuoi per comodità, vuoi per il poco tempo a disposizione per consumare il pasto principale, la tendenza é di consumare cibi già preparati che contengono ingredienti di derivazione chimica. Sfortunatamente attualmente, non siamo ancora in grado di procurarci di tutte le sostanze che il nostro corpo necessita attraverso il cibo, in quanto la maggior parte di quest’ultimo non é sempre di derivazione biologica.
Necessitiamo, pertanto, di integratori naturali, che se preparati in modo naturale e non sintetico, hanno la caratteristica di essere alcalinizzanti. Evitare, pertanto, gli integratori chimico-sintetici in quanto derivano dal petrolio e catrame minerale molto simili ai farmaci, per cui hanno caratteristiche acide. Fortunatamente non ve ne sono molti di questi integratori acidificanti nei negozi di prodotti biologici seri. Consigliamo sempre di rivolgersi, comunque, al proprio nutrizionista nel caso di dubbi. Oltre al consumo degli integratori naturali necessitiamo sempre e comunque di bere acqua alcalina ionizzata, in quanto noi siamo costituiti per il 90% circa di acqua ed é essenziale per la nostra sopravvivenza.
Illustriamo qui di seguito come avviene la digestione. Il cibo ingerito dalla bocca attraverso l’esofago  passa allo stomaco, per mezzo del cardias, una specie di valvola che si chiude non appena il cibo (bolo alimentare) passa allo stomaco.Quando il cardias non svolge la sua corretta funzione compare il reflusso esofageo. Quest’ultimo é un’altro fattore che determina la cosiddetta acidità gastrica. La sindrome gastroesafagea, é un disturbo legato alla risalita del cibo e dei succhi acidi dallo stomaco all’esofago. Il problema di maggiore entità di questo disturbo è le pareti dell’esofago non sono abituate all’acidità a differenza di quelle dello stomaco, pertanto, vengono irritate dall’acido e lungo andare si infiammano. Molte volte oltre al reflusso  gastroesofageo compare anche  l’ernia (iatale) e anche una situazione infiammatoria dell’esofago, denominata esofagite da reflusso.
I sintomi del reflusso gastroesofageo generalmente si  manifestano  come bruciore dietro lo sterno e rigurgito. Solitamente i sintomi di bruciore si manifestano, per chi soffre di queste problematiche, a seguito di un pasto abbondante e durante il sonno; in questi casi gastrico risale più facilmente nell’ esofago, anche fino in gola.
Come già detto in precedenza attualmente lo stile di vita é cambiato rispetto agli ultimi decenni, così pure lo stile alimentare, pertanto, avere un po’ di reflusso ogni tanto può essere di normale routine.  Oggigiorno, questo è un disturbo molto diffuso e in notevole aumento, tanto da ritenersi la “malattia del terzo millennio“. Generalmente colpisce di più il sesso femminile e tale problema accresce con l’aumentare dell’età, in particolare dopo i 40 anni. I dati rivelano una forte incidenza di casi di reflusso gastroesofageo nel range di età cava tra i 55 i 64 anni. Il paese con maggior incidenza registrato é l’ Italia.
Come prevenire e curare lo abbiamo già esposto in precedenza: consumare  pasti non abbondanti più volte al giorno, consumare cibo con caratteristiche neutro-alcaline, bere acqua alcalina ionizzata almeno un litro e mezzo al giorno fuori dei pasti, evitare l’uso di alcolici e super alcolici, praticare sport.
L’ acqua alcalina ionizzata la si può procurare grazie a sistemi di affinamento ad uso domestico che possono essere installati sottolavello o sopralavello, in poche parole la possibilità di possedere una fonte di acqua pura a casa propria.
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