Bonus acqua potabile 2022
BONUS DELL’ACQUA POTABILE – AGGIORNAMENTI AL 1 APRILE 2022
La parola al bonus dell’innovazione
Che cos’è il Bonus Risparmio Idrico
Il Bonus risparmio idrico è un contributo che prevede fino a 1000 euro di rimborso sulla spesa sostenuta per:
– interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
– interventi di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti, con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.
Il risparmio di un bene prezioso: l’acqua
L’obiettivo dell’aiuto economico è quello di evitare sprechi di acqua provocati da rubinetti e sanitari vecchi e quindi poco funzionali.
A tal scopo si incentiva l’installazione di impianti di nuova dotazione.
In tal modo l’innovazione va di pari passo con l’efficientamento idrico e con il risparmio economico del consumatore.

La normativa e il Decreto attuativo che regolano il Bonus idrico
L’agevolazione rientra in quanto previsto dall’articolo 1, comma 61, della Legge n.178 del 30 dicembre 2020 (Legge di Bilancio 2021).
La scadenza dell’incentivo, inizialmente fissata al 31 dicembre 2021, è stata prorogata con la Legge di Bilancio 2022 fino al 2023.
Il Bonus risparmio idrico 2022 è disciplinato dal Decreto MITE del 27 settembre 2021.
Questa importante misura di risparmio e tutela della risorsa idrica e dell’ambiente, si affianca al Bonus acqua potabile, operativo dal 17 giugno 2021.
Gli enti preposti alla gestione del Bonus
Il Decreto attuativo che disciplina il Bonus risparmio idrico nasce dunque in funzione della tutela delle risorse idriche.
Tale obiettivo si realizza tramite le linee guida del Ministero della Transizione Ecologica.
Questo ente ha come scopo di vigilare sul corretto funzionamento dell’erogazione del bonus.
Il Ministero della Transizione Ecologica si avvale poi di: SOGEI, Società generale d’informatica per lo sviluppo e la gestione della Piattaforma web e di CONSAP, Concessionaria servizi assicurativi pubblici per la gestione delle attività di liquidazione.
Le risorse arrivano infine dal “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, che ha una dotazione pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021.
Quando e in che misura si può fruire del sostegno
Si può richiedere il contributo per un limite massimo di spesa di 1.000 euro.
Ogni beneficiario lo può utilizzare per le spese sostenute annualmente.
I costi devono riguardare specifici interventi di miglioramento e ammodernamento degli impianti idrici.
Quest’anno, a partire dal 17 febbraio 2022, è possibile presentare domanda per le spese effettivamente sostenute dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.
Poi verranno riaperte nuovamente le domande per gli anni successivi.
Vantaggi fiscali
Il rimborso ottenuto non costituisce reddito imponibile per il beneficiario.
Non viene quindi considerato ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Chi sono i possibili beneficiari
Possono usufruire del bonus risparmio idrico tutte le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia.
I requisiti economici
Ai fini della richiesta del Bonus, non vi sono limiti ISEE.
I diritti giuridici che consentono di accedere alla richiesta del bonus
I soggetti interessati a ricevere il contributo devono essere titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari.
All’interno di questi edifici si devono compiere gli interventi di sostituzione che consentono di ricevere il tributo.
Altre forme di diritto compatibili con il Bonus risparmio idrico
I beneficiari possono anche vantare diritti personali di godimento, purché già registrati alla data di presentazione dell’istanza.
In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il rimborso solo a una condizione: si deve presentare la dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario o comproprietario dell’immobile, della volontà di fruire dell’agevolazione.
La domanda può essere presentata per un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario o titolare di diritto reale o personale di godimento.
Il bonus per le attività commerciali
Il rimborso è ottenibile anche su immobili commerciali o artigianali. Il fine dell’agevolazione è infatti il risparmio di risorse idriche, indipendentemente dalla destinazione dell’immobile.
Quali sono gli interventi per i quali è possibile richiedere il contributo
Per ricevere il contributo occorre dimostrare di aver effettuato su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari degli interventi idraulici.
La natura degli interventi
Gli interventi devono riguardare l’installazione di vasi sanitari in ceramica.
Questi dispositivi devono avere un volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri con relativi sistemi di scarico.
Sono comprese inoltre nelle spese rimborsabili le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Gli ammodernamenti possono riguardare inoltre la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina.
Rientrano tra questi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto.
Analogamente sono oggetto di rimborso i soffioni doccia e le colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto.
Anche in tal caso sono comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Cumulabilità
Non è possibile cumulare il bonus, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura e installazione degli stessi beni.
Ma è possibile alternarlo con le stesse.
Come richiedere il tributo
Per accedere al contributo, gli aventi diritto devono presentare istanza, registrandosi sull’apposita Piattaforma del Bonus Risparmio Idrico accessibile dal sito del Ministero della Transizione Ecologica https://www.bonusidricomite.it/home/
L’accesso alla Piattaforma del Bonus Risparmio Idrico avviene previa autenticazione con SPID o Carta d’Identità Elettronica.
Istruzioni per la presentazione della domanda
All’atto della registrazione, il beneficiario compila la domanda che deve contenere le seguenti informazioni:
– nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
– importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
– quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione.
Devono essere indicate le tipologie di tecniche utilizzate, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.
Deve inoltre essere inserita la specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato.
Altre informazioni fondamentali
Va comunicato l’identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per il quale è stata presentata istanza di rimborso.
Il beneficiario deve fare dichiarazione di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese.
Vanno inserite le coordinate del conto corrente bancario o postale (IBAN) del beneficiario su cui accreditare il rimborso.
La titolarità di specifici diritti sull’immobile
Si deve specificare il titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.).
Occorre inoltre allegare:
l’attestazione da parte del richiedente, ove non proprietario o comproprietario, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
l’attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario o proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del bonus.
Tracciabilità dei pagamenti
All’istanza di rimborso deve essere anche allegata la copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene e la copia del versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Il tutto dovrà in tal caso essere accompagnato da documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla Piattaforma.
Ammissibilità e rimborso
Le richieste, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse secondo l’ordine temporale di arrivo.
Il bonus idrico sarà emesso ed erogato fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
Il rimborso non sarà corrisposto se la domanda risulterà incompleta di informazioni o degli allegati obbligatori.

I canali di informazione sul Bonus Risparmio Idrico
Il numero verde
Per rispondere alle richieste di informazioni sul Bonus Risparmio Idrico, il Ministero della Transizione Ecologica ha attivato il numero verde 800.090.545.
I cittadini interessati possono contattare il servizio dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15, per ricevere supporto informativo. Il numero verde fornisce chiarimenti in merito alle procedure di richiesta del bonus.
Il portale istituzionale del Ministero della Transizione Ecologica
Il Ministero della Transizione Ecologica mette invece a disposizione, sul proprio sito istituzionale, un’area dedicata al Bonus Risparmio Idrico, con una serie di FAQ che sono state aggiornate sulla base delle richieste di chiarimento ad oggi pervenute.
Sul portale è possibile consultare anche il Manuale utente con la spiegazione semplificata di come funziona la piattaforma del bonus idrico.
Per maggiori dettagli su come richiedere il rimborso delle spese, consulta il sito del Ministero della Transizione Ecologica https://www.mite.gov.it/
e le FAQ sul Bonus Risparmio Idrico https://www.bonusidricomite.it/home/faq.html
Il portale dell’Agenzia delle Entrate
È possibile avere un quadro chiaro e completo su questa importante misura di risparmio, consultando l’apposita sezione dedicata sul portale dell’Agenzia delle Entrate
Approfitta del Bonus Risparmio Idrico per innovare la tua casa
Abbiamo finora compreso come questo importante sostegno economico offre una splendida opportunità per innovare i sanitari e i dispositivi idrici. Con il bonus risparmio idrico potrai apportare alla tua casa comfort, funzionalità, efficienza.
Tutto ciò si unisce alla possibilità di realizzare un investimento oggi che permette di perseguire nel tempo la priorità ambientale ed economica del risparmio e dell’efficienza idrica.
Come sfruttare il Bonus per installare i dispositivi Fontenova
Grazie a questa importante agevolazione, Fontenova La Clinica dell’Acqua ti mette a disposizione la possibilità di portare a casa tua l’innovazione della tecnologia di apparecchi come Aragon Evo e Aragon Alimentato, di cui puoi scoprire nel sito le straordinarie potenzialità.
Aragon e il risparmio idrico dei dispositivi anticalcare
Aragon Evo e Aragon alimentato sono prodotti che rientrano nelle spese rimborsabili dal Bonus in quanto dispositivi per il controllo del flusso d’acqua, con una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto.
Inoltre, conformemente al Decreto Attuativo, sono includibili anche le eventuali opere idrauliche e murarie collegate alla loro installazione, nonché i lavori di manodopera per la dismissione dei vecchi sistemi in uso.
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